La Gastrite

Il termine gastrite deriva dalla parola greca gastèr (stomaco, ventre) al quale si aggiunge la desinenza ite, terminazione scientifica che indica l'infiammazione dell'organo.
Per decenni, la comunità medica ha ritenuto che le malattie croniche dello stomaco, tra cui ulcera peptica e gastrite, fossero causate unicamente da stress, eccesso di cibi grassi nell'alimentazione o abuso di alcol. Barry J. Marshall, un medico australiano, sospettò invece che nel causare ulcere nello stomaco giocasse un ruolo chiave un batterio, l'Helicobacter pylori. Nel 1984, per dare una risposta definitiva alle sue ipotesi, Marshall decise di sperimentare le sue tesi su se stesso ingerendo pochi ml di liquido contenente H. pylori: dopo qualche giorno il medico sviluppò una gastrite, stabilendo così che anche l'infezione batterica può essere una possibile causa della malattia. Per le sue scoperte in questo campo nel 2005 Marshall venne insignito del Premio Nobel per la Medicina.

Cos'è la gastrite
La gastrite è un'infiammazione del rivestimento interno dello stomaco (mucosa), che comprende cellule secernenti sia acidi ed enzimi, capaci di frammentare il cibo preparandolo per la digestione, sia muco, che protegge le pareti dello stomaco dall'acidità. Quando tale rivestimento è infiammato, si altera la produzione di acidi, enzimi e muco con conseguente risvolto negativo sul buon funzionamento dello stomaco.
La gastrite può essere acuta, se l'infiammazione è improvvisa e di breve durata, o cronica, se l'irritazione si verifica in maniera graduale e dura nel tempo.

Una gastrite acuta, misconosciuta o non trattata, può trasformarsi in una gastrite cronica e può portare alla formazione di ulcere peptiche (gastriche e/o duodenali), e fare aumentare il rischio di sviluppare una neoplasia gastrica.

Quali sono le cause
La gastrite è una patologia che può essere associata a vari fattori. Per le forme acute le cause più comuni sono lo stress e l'abuso di alcol. Le forme croniche sono spesso riconducibili a condizioni mediche e chirurgiche (quali per esempio malattie autoimmuni o anemia perniciosa) e infezioni virali o batteriche (H. pylori).

La trasmissione di questo batterio può avvenire attraverso cibo o acqua contaminati, con tassi di infezione più elevati in aree con scarsa igiene e densità di popolazione molto alta.

Come si manifesta
In molti casi la gastrite può essere asintomatica anche se i segnali più comuni, che possono variare da un soggetto all'altro, comprendono: fastidio o dolore alla parte superiore dell'addome, nausea o vomito e ricorrenti mal di stomaco.

Come viene diagnosticata
  • Esofago-gastro-duodenoscopia. Un endoscopio, un tubo (relativamente) sottile che contiene una piccola telecamera, viene inserito attraverso la bocca o il naso fino allo stomaco per esaminarne la mucosa. Se necessario, il medico può procedere eseguendo una biopsia, procedura attraverso la quale si preleva un piccolo campione di tessuto, che verrà poi opportunamente trattato e analizzato al microscopio.
  • Endoscopia capsulare. È un esame diagnostico non invasivo di recente introduzione. Consiste nell'ingestione di una piccola capsula dotata di una micro-telecamera in grado di registrare e inviare a un computer immagini dei tratti gastrointestinali.
  • Esame del sangue. Tra i numerosi esami prescrivibili, il conteggio dei globuli rossi insieme al dosaggio dell'emoglobina nel sangue (una condizione di anemia può essere causata da sanguinamento cronico a livello dello stomaco) e screening per infezione da H. pylori (attraverso il dosaggio di specifici anticorpi o il cosiddetto test del respiro).
  • Test del sangue occulto nelle feci. La presenza di sangue nelle feci costituisce un possibile segno di sanguinamento della mucosa gastrica.
  • Radiografia con mezzo di contrasto del tratto gastrointestinale superiore, per esaminare eventuali modificazioni della mucosa (erosioni o ulcere). Rispetto all'endoscopia, questa tecnica è meno specifica perché valuta segni indiretti della malattia.


Le terapie disponibili
Il trattamento della gastrite prevede l'assunzione di farmaci in grado di inibire la secrezione acida dello stomaco e l'eliminazione degli alimenti irritanti dalla dieta, come cibi caldi e piccanti.
Per la gastrite causata da infezione da H. pylori, il medico prescriverà una terapia con antibiotici (in associazione con farmaci antisecretori) per debellare l'infezione batterica nonché i farmaci necessari per alleviare i sintomi.


Si ringrazia la SIF - Società Italiana di Farmacologia per la collaborazione

Fonti:
http://www.webmd.com/digestive-disorders/digestive-diseases-gastritis
http://digestive.niddk.nih.gov/ddiseases/pubs/gastritis/
http://www.etimo.it/?term=gastrite
http://www.nndb.com/people/899/000136491/


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