La teoria dei germi

Con la presentazione a Parigi della sua "teoria dei germi", Louis Pasteur dà inizio a una nuova era: le malattie sono provocate da microrganismi che a loro volta sono trasmissibili. Nascono gli antipiretici.

Nel 1878, a Parigi, Louis Pasteur presenta "La teoria dei germi e le sue applicazioni alla medicina e alla chirurgia" all'Accademia delle Scienze, segnando così l'inizio di una rivoluzione concettuale nella storia del pensiero scientifico. Oggi, nelle società occidentali, è ormai ovvio riconoscere i batteri e i virus come le cause di malattie che possono trasmettersi da un individuo all'altro, ma alla fine dell'Ottocento l'origine delle malattie era ancora un mistero.

La teoria dei germi di Pasteur, in estrema sintesi, afferma che i microbi sono la causa principale di molte malattie. L'articolo di Pasteur sulla teoria dei germi finisce nelle mani del chirurgo Joseph Lister (1827-1912), che lavora a Edimburgo. È impressionato da tale ipotesi e, ispirandosi al fatto che per bonificare le fogne di una cittadina inglese era stato usato il fenolo, nebulizza tale sostanza sul tavolo operatorio durante l'intero intervento chirurgico, ottenendo una drastica riduzione dei decessi per infezione della ferita. La teoria dei germi ha, almeno nel mondo occidentale, un'influenza grandissima sulla vita di tutti i giorni e persino sull'economia. È la paura dei germi a far sì che le donne smettano di indossare le sottovesti multiple e le gonne lunghe tipiche dell'età vittoriana e che gli uomini comincino a radersi il viso. Un'altra conseguenza è la nascita della moderna industria degli apparecchi igienicosanitari, dei disinfettanti per la casa e quella degli accessori usa e getta: carta igienica, assorbenti, bicchieri, fazzoletti di carta, etc.


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